I Triterpeni isolati dal Ganoderma Lucidum inibiscono selettivamente l’enzima acetilcolinesterasi implicato nel morbo di Alzheimer
Il morbo di Alzheimer è una malattia neurodegenerativa cronica e progressiva che distrugge lentamente le capacità cognitive (pensiero, memoria e ragionamento), in misura tale da impedire al paziente di portare a termine persino i compiti più semplici.
Nella maggior parte delle persone affette dal morbo di Alzheimer i sintomi compaiono per la prima volta dopo i 60 anni.
Le tre caratteristiche biologiche del morbo di Alzheimer sono la presenza di placche amiloidi e ammassi neurofibrillari nel cervello dei malati, e la perdita di connessioni tra le cellule nervose del cervello. Con la formazione delle placche e degli ammassi i neuroni sani iniziano a perdere efficienza, in seguito cominciano a non funzionare più e a non comunicare più tra di loro ed alla fine muoiono.
Non si conoscono con esattezza quali siano le cause del morbo di Alzheimer, ma sono probabilmente legate a fattori sia di ordine genetico che ambientale.
Il morbo di Alzheimer è una malattia complessa e non esiste alcun farmaco in grado di prevenirlo o di curarlo. Le terapie che oggi abbiamo a disposizione si concentrano sulla salvaguardia delle capacità mentali, sulla gestione dei sintomi comportamentali e sul rallentamento del decorso della malattia. Queste terapie rendono più autonomi i malati di Alzheimer e facilitano il compito di chi li assiste.
Gli esperti ritengono che il declino delle capacità cognitive sia dovuto alla perdita della neurotrasmissione colinergica a livello dell’ippocampo e della corteccia del cervello. L’acetilcolina – un neurotrasmettitore coinvolto nella comunicazione tra le cellule nervose – invia messaggi da una cellula all’altra. Un enzima, chiamato acetilcolinesterasi, distrugge l’acetilcolina dopo che questa è stata usata, in modo che non si accumuli tra le cellule nervose e non causi complicazioni. Le ricerche hanno dimostrato che non c’è sufficiente acetilcolina nel cervello dei malati di Alzheimer. Perciò l’inibizione di questo enzima determina un aumento dei livelli di acetilcolina intatta e migliora la memoria aumentando la comunicazione tra le cellule nervose. Gli inibitori dell’acetilcolinesterasi sono i farmaci oggi utilizzati nel trattamento dell’Alzheimer e puntano a diminuire la distruzione dell’acetilcolina nel cervello.
I ricercatori della Chungnam National University (Korea) si sono interessati alla ricerca di composti naturali in grado di inibire l’acetilcolinesterasi, ma con minori effetti collaterali rispetto ai farmaci oggi utilizzati. In particolare, gli scienziati coreani menzionano gli effetti epatotossici indesiderati della tacrina, un inibitore dell’acetilcolinesterasi utilizzato nei malati di Alzheimer, a causa della sua capacità di inibire (in maniera indesiderata) anche la butirrilcolinesterasi, un enzima che si trova nel sangue e nel cervello.
Il gruppo di ricerca ha studiato la capacità del Ganoderma Lucidum (GL) e dei suoi composti bioattivi di inibire l’enzima acetilcolinesterasi. Il GL è un fungo medicinale utilizzato dalla medicina tradizionale cinese per trattare diversi problemi di salute. I ricercatori hanno isolato dal fungo una frazione ricca in triterpeni (una classe di principi attivi del GL) e dimostrato mediante esperimenti in vitro la sua abilità nell’inibire in maniera considerevole l’enzima acetilcolinesterasi. Inoltre, gli autori dimostrano che la maggior parte dei triterpeni isolati non hanno un effetto inibitorio sulla butirrilcolinesterasi, suggerendo che potrebbero non avere effetti collaterali significativi attribuibili all’inibizione della butirrilcolinesterasi, in un eventuale uso clinico.
“I nostri interessanti risultati suggeriscono che il Ganoderma Lucidum e i suoi triterpeni potrebbero essere utili nel trattamento e nella prevenzione del morbo di Alzheimer”.
Fonte: Bioorganic & Medicinal Chemistry Letters 21 (2011)
Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Mirco Compagnone (biologo).
Dr. Mirco Compagnone
Laurea in Biologia Umana (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”)
Laurea Magistrale in Biologia ed Evoluzione Umana (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”)
Dottorato di Ricerca in Biochimica e Biologia Molecolare (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”)
Ricercatore in campo oncologico
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche su giornali internazionali
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Giacomo Bauer says
Interessante , siamo ancora agli inizi di questi studi, ma secondo me in futuro si capirà di più sul potere di questi funghi